martedì 20 marzo 2007

Caro Padre

Caro padre, caro compagno,
tu, mio seme che onoro,
tu che, in letizia,
io ricordo e adoro
perché, pur avendomi generato,
non hai preteso
che la mia vita fosse tua,
ch'io ti restituissi
quel che mi hai dato;
caro padre, caro amico,
che non ti sei appropriato
dei miei sentimenti
come un bene da sfruttare,
ma con allegra sapienza
hai lasciato
che fossi io a saldare
la tua gioia alla mia;
caro padre, caro fratello
che non hai chiesto rispetto,
che non hai nutrito il tuo affetto
di cautela e premura:
il mio amore per te
è radicato e perdura.
Caro padre, caro figlio,
che non hai imposto esami,
che hai esaltato tra noi
i trinitari legami
della parola, eucaristico cibo;
caro padre, caro padre,
più fantasioso che saggio,
il ricordo di te è il volante
che mi ha guidato in equilibrio
verso l'umano ancoraggio.
Tu eri, io sono:
tu assente, resisto, vivo
della voglia di spendere
ciò che hai guadagnato
del desiderio di trasformare
ciò che hai creato.


Raffaele Crovi, 1989
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...